Movimento: i principali benefici sul nostro benessere fisico e psichico - Apoteca Natura

Movimento: i principali benefici sul nostro benessere fisico e psichico

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Ormai sono ben noti i molteplici effetti benefici dell’attività fisica su ciascuno di noi, innanzitutto per le malattie cardiovascolari e metaboliche, ma non solo. Esiste infatti un’ampia documentazione scientifica a sostegno degli effetti positivi che un’attività fisica effettuata regolarmente produce sulla salute fisica e psichica della persona.

In generale è certo che svolgere esercizio fisico potenzia il funzionamento di cuore e polmoni, aiuta a prevenire e trattare il sovrappeso, diminuisce il rischio di sviluppare malattie cardiache, previene e riduce l’osteoporosi, ecc.

I benefici dell’attività fisica nelle categorie speciali

Per ogni fascia d’età così come per alcune categorie particolari, come ad esempio l’anziano o la donna durante la gravidanza e l’allattamento, possiamo evidenziare alcuni benefici specifici.

Durante l’infanzia e l’adolescenza l’attività fisica:

  • contribuisce allo sviluppo osteo-muscolare e di un apparato cardiovascolare sano;
  • contribuisce ad aumentare le capacità di apprendimento e il livello di autostima;
  • rappresenta un valido strumento di aggregazione sociale;
  • diminuisce il rischio di obesità infantile e di malattie croniche, quando associato anche a una corretta alimentazione.

In età adulta l’attività fisica:

  • riduce la percentuale di malattie croniche come le malattie cardiovascolari, il diabete, l’ipertensione arteriosa, alcune forme di tumore (seno, prostata, colon);
  • previene l’insorgenza dell’osteoporosi;
  • favorisce il controllo del peso corporeo, perché migliora in dispendio energetico;
  • aiuta la salute mentale, contribuendo al mantenimento delle funzioni cognitive e alla riduzione del rischio di depressione e di demenza, riducendo anche stress e ansia;
  • migliora la qualità del sonno e dell’autostima.

Durante la gravidanza e il post-partum l’attività fisica:

  • favorisce una miglior circolazione artero-venosa e linfatica, favorendo la funzionalità cardiocircolatoria (con effetti benefici anche sul feto), riducendo la ritenzione idrica e il gonfiore agli arti;
  • permette di tenere sotto controllo il peso corporeo;
  • riduce il rischio di condizioni come il diabete gestazionale, la nascita pretermine, le varici venose e la trombosi delle vene profonde;
  • apporta benefici psicologici, migliora l’umore e riduce stanchezza, stress e depressione (riduce anche la possibilità di depressione post-partum);
  • favorisce il transito intestinale, riducendo i problemi di stitichezza e l’insorgenza di problemi emorroidari e ragadi anali;
  • favorisce il sonno.

Nell’anziano l’attività fisica:

  • aiuta a mantenere l’autosufficienza in modo da poter svolgere le normali azioni quotidiane;
  • è indispensabile per mantenere la massa muscolare ed un buon equilibrio, prevenendo cadute e osteoporosi;
  • produce un effetto positivo sulla funzione immunitaria;
  • riduce il rischio di infezioni delle vie aeree;
  • preserva la struttura e la funzione cerebrale favorendo il mantenimento della plasticità neuronale e protegge il sistema nervoso da eventuali danni;
  • può prevenire o ritardare l’insorgenza di patologie croniche legate all’invecchiamento.

Infine, altro aspetto estremamente positivo che comporta l’attività fisica e sportiva è il suo forte contributo all’inclusione sociale, come abbiamo detto ha un ruolo determinante nel migliorare non solo il benessere fisico ma anche quello psichico e quindi svolge un contributo nella prevenzione e trattamento del disagio sociale nelle diverse fasce d’età, soprattutto durante lo sviluppo giovanile, ma anche nell’anziano.

Donne In Gravidanza

L’attività fisica è consigliata alle future mamme per mantenersi in forma ed arrivare ben preparate al parto.

Il movimento infatti, come abbiamo visto, aiuta a diminuire alcuni dei disturbi che più comunemente insorgono durante la gestazione.

Per tutte queste ragioni la gravidanza è un momento ideale per iniziare a adottare uno stile di vita sano o comunque proseguire e mantenere le buone abitudini già esistenti anche perché in questo particolare momento aumenta la motivazione della donna a prendersi cura di sé.

È naturale che la possibilità di iniziare o proseguire il proprio programma di attività fisica necessita di una prima valutazione delle condizioni cliniche da parte del medico, indispensabile soprattutto per le donne a rischio ostetrico o con patologie, al fine di consigliare attività o esercizi specifici e adattati alle condizioni della gestante.

Bisogna considerare infatti la forte variabilità interpersonale che non permette di delineare delle considerazioni univoche e che possano essere ottimali in tutte le situazioni. La verità è che non esistono regole ben precise, ed ogni gestazione può essere considerata unica nel suo genere.

La gravidanza è un periodo molto importante nella vita di ogni donna, ma anche molto particolare.

In assenza di particolari condizioni patologiche, le donne in gravidanza dovrebbero iniziare o mantenere uno stile di vita attivo, praticare un’adeguata attività fisica e naturalmente proseguirla anche durante la fase post-partum e durante l’allattamento.

In assenza di complicazioni ginecologiche/ostetriche o altre controindicazioni, l’attività fisica è sicura per tutte le donne incinte, che anzi è bene che vengano incoraggiate a continuare o a iniziare un programma di attività fisica. Sarebbe opportuno evitare le attività che possano comportare un trauma, anche lieve, per la gestante o il bambino (come la corsa, l’equitazione, la bicicletta).

Durante la gravidanza non si è in grado di mantenere alti livelli di attività aerobica, quindi è fondamentale controllare la frequenza cardiaca, mantenendola più bassa rispetto i valori normali.

Per questo sono particolarmente consigliati il nuoto o gli esercizi in acqua (acquagym) o ad esempio alternare periodi di riposo a passeggiate all’aria aperta. Camminare è un ottimo mezzo per allenarsi senza sforzi eccessivi. È bene preferire percorsi pianeggianti, soprattutto nell’ultimo trimestre ed è consigliabile camminare in compagnia così da avere un aiuto in caso di necessità. Sono indicati anche la ginnastica dolce, lo yoga e il pilates modificati e adattati per facilitare l’attività fisica. Sono anche utili gli esercizi di tonificazione dei muscoli del “torchio addominale” (addominali, glutei, diaframma) con movimenti fluidi, lenti e controllati, abbinati a una corretta respirazione. Questo garantirà forza e elasticità al tessuto nel momento del parto.

Dopo il terzo mese sarebbe bene evitare anche esercizi in posizione supina, l’esercizio fisico intenso ad altitudini oltre 2.500 m e le attività a elevato rischio di contatto, caduta o trauma addominale e le immersioni subacquee. A partire invece dall’ottavo mese diventano estremamente utili gli esercizi per la respirazione e di rilassamento in preparazione al momento del parto.

Le future mamme dovrebbero praticare almeno 150 minuti di attività fisica a intensità moderata ogni settimana (o 30 minuti, per 5 giorni) durante tutta la gravidanza, cominciando gradualmente.

Soggetti in età avanzata

Per gli anziani in generale valgono le medesime indicazioni date per la popolazione generale, prestando però attenzione all’aumentato rischio di far danni a livello osseo ed articolare, a causa della frequente presenza di malattie scheletriche come l’artrosi che determinano una forte limitazione ai movimenti.

In una fase iniziale quindi l’attività fisica deve essere indirizzata ad un graduale recupero della mobilità articolare e del tono muscolare, attraverso esercizi di stretching (allungamento) e di ginnastica in acqua, per sfruttare l’effetto rilassante svolto sui muscoli e dall’azione di massaggio dell’acqua stessa.

Anche in questo caso, la camminata risulta essere l’attività fisica più idonea e praticabile soprattutto in un soggetto che deve cominciare a fare esercizio fisico. Successivamente si potrà cominciare a marciare ad un passo più sostenuto in modo tale da aumentare lo sforzo muscolare e quindi migliorare lo stato di salute delle ossa. Nel caso di persone affette da osteoporosi, l’esercizio fisico svolge un ruolo ancora più importante, da una parte perché aumenta la massa muscolare, riducendo in questo modo i dolori causati dalla malattia, dall’altra parte si migliorano l’equilibrio e le abilità di movimento, favorendo in questo modo una diminuzione delle cadute e di fratture.

L’autore

A cura dello Staff Apoteca Natura.

Bibliografia

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